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  • Lucca - Una perla della Toscana

    Molte sono le definizioni date a Lucca, una delle più illustri città italiane, situata sulla riva sinistra del fiume Serchio.

    Lucca è storicamente un’ isola a sé stante della Toscana perché, libero comune dal 1162 e Repubblica indipendente dalla metà del ‘500, ha conservato la sua autonomia fino all’occupazione francese del 1799. Dal 1805 al 1813 è stata il Principato di Felice ed Elisa Baciocchi (sorella di Napoleone Bonaparte) e dopo la caduta napoleonica è diventata un Ducato borbonico. Solo nel 1847, quando Carlo Ludovico di Borbone l’ha lasciata nelle mani di Leopoldo II Granduca di Toscana, Lucca ha seguito le sorti delle altre città della regione.


    Un’autonomia che le ha consentito un forte sviluppo soprattutto nel settore della seta che è stato per la città la principale fonte di economia attorno a cui si è sviluppato tutto il tessuto sociale, dominato da ricche e potenti compagnie di mercanti che hanno aperto basi commerciali in tutta Europa.


    Raramente in Italia, una città si è identificata così fortemente come Lucca con la sua cinta muraria difensiva resa monumentale dal fatto che questi baluardi, non hanno subito mai un assedio. Il centro storico, in cui è rintracciabile la pianta quadrata di quella che fu una colonia romana, è contraddistinto da fastosi ed eleganti palazzi, floridi giardini ed antiche torri medievali. Gli spazi verdi caratterizzano la città finanche sulla vetta della Torre dei Guinigi, particolarissima proprio per la presenza di alberi sulla sua cima. Tra le opere d’arte lucchesi è d’obbligo segnalare la splendida cattedrale dedicata a San Martino, dov’è visitabile il celeberrimo monumento funebre di Ilaria del Carretto, capolavoro scultoreo di Jacopo della Quercia. Lucca è anche una città musicale perché ha dato i natali ad importanti musicisti di fama internazionale quali Luigi Boccherini e Giacomo Puccini.

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Cosa visitare a Lucca in un giorno

20/3/2023

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  • Lucca - Le Mura

    Ultima tra le cinte murarie che hanno difeso Lucca, le attuali Mura Urbane racchiudono il centro storico della città con un percorso ininterrotto di 4200 metri.

    Si comincia a parlare della necessità di una nuova cerchia murata agli inizi del 1500 anche a causa delle mire espansionistiche dei Medici che intendevano fare di Firenze una capitale a dimensione regionale piegando con la forza le ultime indipendenze cittadine. Molti gli architetti militari che si sono succeduti alla progettazione e alla realizzazione di quest’opera che giunge al nostri giorni praticamente integra. 

    I lavori di ampliamento e di costruzione durarono circa un secolo, dal 1550 al 1650, periodo durante il quale furono costruiti dodici cortine, una piattaforma e dieci baluardi con angoli arrotondati prevedendo anche l’apertura di 'sortite' sui fianchi del baluardi anziché sulle cortine, realizzando un’opera di ingegneria di grande effetto.

    Alte oltre 10 metri e larghe alla base fino a 30 metri, le Mura erano difese, fino al 1799, da 126 cannoni che furono sottratti dagli Austriaci durante la loro ritirata. Sui baluardi sono ancora presenti le casermette, un tempo destinate al ricovero dei soldati ed oggi sedi di attività culturali e associative.

    Tre le porte 'storiche' delle Mura: San Pietro, Santa Maria e San Donato, mentre Porta Elisa venne fatta realizzare da Elisa Baciocchi (sorella di Napoleone Bonaparte) nei primi dell’800. Novecentesche invece la Porta Vittorio Emanuele (Sant’Anna) e la più piccola Porta S. Jacopo destinate a smaltire i maggiori flussi di traffico.

    Mai chiamate a difendere la città, se non una volta dalle furie del Serchio (il fiume che scorre non lontano) che venne fermato dalle porte opportunamente tamponate, nell’800 divennero ufficialmente luogo di passeggio e di intrattenimento, grazie anche alla doppia fila di alberi che ancora oggi si possono ammirare. Le Mura Urbane, oggi interdette al traffico dei veicoli, costituiscono una delle più suggestive passeggiate panoramiche: si possono infatti ammirare da un lato le bellezze architettoniche della città mentre, oltre, lo sguardo spazia, al di là dell’immediata periferia, verso le colline del territorio comunale e dei comuni limitrofi. 

  • Consigli per visitare le mura di Lucca

    Le mura della città si possono scoprire in un'ora di passeggiata oppure, soprattutto se si hanno bambini che si stancano presto di camminare, si possono noleggiare biciclette presso i numerosi noleggiatori che si trovano anche vicino alle porte di ingresso alla città. In questo modo tutta la famiglia può godere con divertimento della scoperta di questa splendida cittadina davvero a misura d'uomo.

Le mura di Lucca storia e caratteristiche

20/3/2023

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  • Lucca - Piazza Anfiteatro

    Della presenza dei romani a Lucca, iniziata intorno al 180 a.C. che ha visto la città trasformarsi da "castrum" a Municipio con diritto di battere moneta, resta, tra le poche vestigia ancora visibili, questa originale piazza che evidenzia la sua antica origine di Anfiteatro. Costruito all'inizio del II secolo d.C. fuori dalle mura urbane, capace di contenere fino a 10.000 spettatori, questo pregevole luogo di spettacoli aveva due ordini di arcate ornate di marmi e colonne.

    Trasformato in fortezza durante l'assedio bizantino, spogliato dei marmi e delle colonne che lo impreziosivano, vi furono ricavate in epoca medioevale delle abitazioni civili mentre l'arena si frazionò in tanti piccoli orti per usi domestici.

    Nei secoli vi trovò collocazione sia un carcere che un magazzino del sale e nei primi dell'Ottocento i pubblici macelli. Fu grazie a Carlo Ludovico che commissionò al celebre architetto Lorenzo Nottolini il suo recupero, che Piazza Anfiteatro ha assunto l'aspetto attuale, evidenziando quell'ellisse perfetto che la caratterizza in una suggestione di pieni e di vuoti sottolineato dall'andamento discontinuo delle case, dalle quattro porte e da quell'ampio spazio della piazza che ha nella volta del cielo un'ideale copertura.

    Mercato ortofrutticolo per molti decenni oggi ospita in occasione di S. Zita, il 27 aprile, il mercato dei fiori e sporadicamente, è teatro di eventi musicali di rilevanza internazionale.

Come arrivare

La Piazza Anfiteatro di Lucca storia e caratteristiche

20/3/2023

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  • Lucca - Grandi Mercanti Rinascimentali

    Grandi mercanti rinascimentali: non solo fiorentini… Grande è la fama storiografica delle grandi famiglie fiorentine arricchitesi con quello che oggi si chiama export in piena epopea Rinascimentale. Meno famosa è invece la storia di coloro che, nell’indipendente Lucca, più o meno nello stesso contesto storico, fecero grande la piccola città toscana. I grandi mercanti lucchesi infatti, anche se meno popolari dei fiorentini, esportavano in tutta Europa. Le loro merci d’elite erano soprattutto: tessuti di seta, gioielli, monili suppellettili, argenti e pezzi di oreficeria. Specialisti del lusso. Furono le stoffe soprattutto, a permettere ai mercanti lucchesi di arricchirsi a tal punto da trasformarsi in banchieri e di finanziare così le case reali e nobiliari dei paesi in cui esportavano.

    La famiglia Sbarra, ad esempio, prestava denari alla Corte francese e i Rapoldi a quella di Fiandra. Il duca di Borgogna, addirittura, affidò a Dino Rapoldi il compito di riscuotere le imposte e di sorvegliare il conio delle monete. Un altro banchiere lucchese dei Conti di Borgogna fu il celebre Giovanni Arnolfini che con la sua destrezza oscurò addirittura la fama dei mercanti fiorentini tant’è che a Bruges si prese il lusso di farsi ritrarre, in compagnia della moglie Giovanna Cenami, dal pittore fiammingo più “alla moda” del quattrocento: Jan Van Eyck.

    Il loro ritratto, considerato oggi uno dei maggiori capolavori dell’arte fiamminga, è invece conservato alla National Gallery di Londra.

Lucca e i grandi mercanti del Rinascimento

20/3/2023

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  • Lucca - La Torre Guinigi

    „Andando noi vedemmo in piccol cerchio torreggiar Lucca a guisa di boschetto“ Fazio degli Uberti (XIV sec.) Dittamondo - Lib. III Cap. V-221).


    Dopo la paura per la „fine del mondo“ attesa nell'anno Mille, le potenti famiglie iniziarono ad abbandonare i loro castelli del contado per vivere dentro le mura urbane. Nacquero così le „case-torri“: dimore austere con ambienti sontuosi e loggiati per il commercio, sovrastati da vertiginosi torrioni in pietra - la cui altezza testimoniava la potenza della famiglia. Nelle lotte per la supremazia cittadina, i componenti delle casate potevano barricarsi nella parte alta di queste strutture e resistere per mesi. Gli accordi fra i potenti, spesso suggellati da matrimoni, portavano al collegamento fra le torri - con arditi ponti levatoi. Quando una famiglia veniva sconfitta, le sue torri venivano diroccate.


    La Torre Guinigi, in via Sant‘Andrea fa parte di un' imponente costruzione voluta dalla famiglia Guinigi - ricchi e potenti mercanti e banchieri lucchesi del sec. XIV.


    Alta 44 metri, è ormai l‘unica testimonianza delle oltre 250 torri che arricchivano la città in epoca medioevale. La sommità della torre, raggiungibile dopo 230 scalini, è un giardino pensile con 7 lecci secolari che ricordano la grandezza, la forza e la immortalità di un casato che ha fatto, specie con la figura di Paolo Guinigi, Signore di Lucca nel primo trentennio del XV secolo, grande la città in un'epoca nella quale il commercio e il denaro sembravano contare più della potenza delle armi.

    Il panorama sul centro storico della città è particolarmente suggestivo: a nord si intravede l‘Anfiteatro romano, a sud si osserva, in tutto il suo splendore, il Duomo di San Martino, ad Ovest la Chiesa di San Michele e ad Est la Villa Guinigi, residenza suburbana di quella potente famiglia di mercanti di seta e banchieri, allora fuori dalle mura medievali.

  • Orario e biglietti

    La Torre Guinigi è aperta tutto l'anno eccetto 25 di dicembre.


    Orario:

    1 gennaio - 20 marzo: 10.00 - 16.00

    21 marzo - 31 maggio: 10.00 - 18.30* (*sabato e domenica chiusura ore 19:30)

    1 giugno - 20 settembre: 10.00 - 19.30* (*giugno-luglio: sabato e domenica chiusura ore 20.30; agosto: sabato e domenica chiusura ore 20.00)

    21 settembre - 30 settembre 10.00 - 18.30

    1 ottobre - 31 dicembre: 10.00 - 16.00 (chiuso il 25 dicembre)


    Biglietto intero € 5,00

    Biglietto ridotto € 4,00


    La tariffa ridotta è riservata a:

    minori di 18 e maggiori di 65 anni;


    Biglietto famiglia composta da uno / due genitori accompagnati dai loro figli di età compresa tra i 6 ed i 18 anni  3 € (prezzo per persona);

    residenti nel Comune di Lucca


    L’ingresso gratuito è riservato a:

    bambini sotto i 6 anni;

    disabili con accompagnatore


    E’ disponibile anche un biglietto cumulativo di accesso alla Torre Guinigi, Torre delle Ore e Orto Botanico al prezzo di 12 €.


Come arrivare Acquista biglietto online

22/3/2023

Lucca la Torre Guinigi orario e biglietti di ingresso

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  • Lucca - La Torre delle Ore

    È nel 1390 che il Consiglio Generale di Lucca decise di far costruire un "orologio bonum, sufficienter aptum et bene distinguentes tempus per horas” (un orologio buono, atto sufficientemente a regolare bene il  tempo per ore) da collocare nella torre dei Quartigiani o dei Diversi collocata nella Via Fillungo. Solo nel 1490 però la torre venne acquistata divenendo Torre Civica e all’orologio venne applicato un quadrante che rendeva visibili le ore scandite  precedentemente solo dal tocco della campana.

    Cambiano nei secoli i meccanismi di questo orologio fino a quando, nel 1752, l‘Offizio sopra le Entrate della Repubblica Lucchese decise di affidare al ginevrino Louis Simon il compito di realizzare un nuovo e più moderno meccanismo realizzato con un sistema di spartimento delle ore a scaletta collegato ad una ruota che regola il suono delle ore da una a sei, alla romana, sulla campana più grande e che i quarti venissero comandati da due campane più piccole. Nel 1754 venne montato un nuovo quadrante nel quale erano verniciate le 12 cifre romane e le lancette nuove, aventi sagomata una stella al centro; nuove anche le campane, fuse a proprie spese dal fonditore lucchese Stefano Filippi.

    È la torre più alta della città e dalla sua sommità raggiungibile dopo aver salito i 207 gradini della scala in legno ancora perfettamente conservata si può vedere un paesaggio suggestivo che si allarga sulla piana lucchese, mentre è a vista il meccanismo dell’orologio a carica manuale, uno dei più interessanti ancora funzionanti in Europa. 


    Maggiori Informazionihttps://www.comune.lucca.it

  • Orario e biglietti

    Orario di apertura della Torre delle Ore:

    1 gennaio - 20 marzo: CHIUSO

    21 marzo - 31 maggio: 9,30-18,30

    1 giugno - 20 settembre: 9,30-19,30

    21 settembre - 30 settembre: 9,30-18,30

    1 ottobre - 4 novembre: 9,30-16,00

    5 novembre - 31 dicembre: CHIUSO


    Biglietto intero € 5,00

    Biglietto ridotto € 4,00


    La tariffa ridotta è riservata a:

    minori di 18 e maggiori di 65 anni;


    Biglietto famiglia composta da uno / due genitori accompagnati dai loro figli di età compresa tra i 6 ed i 18 anni  3 € (prezzo per persona);

    residenti nel Comune di Lucca


    L’ingresso gratuito è riservato a:

    bambini sotto i 6 anni;

    disabili con accompagnatore


    E’ disponibile anche un biglietto cumulativo di accesso alla Torre delle Ore, Torre Guinigi e Orto Botanico al prezzo di 12 €.

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29/2/2023

Lucca la Torre delle Ore, breve descrizione, orario e biglietti di ingresso

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  • Lucca - Orto Botanico

    La duchessa Maria Luisa di Borbone nel 1820 volle realizzare un giardino botanico con funzioni di laboratorio scientifico sperimentale, collaterale alla Regia Università di Lucca.

    Arricchitosi negli anni di piante rare ed esotiche, che troveranno collocazione anche nei parchi delle ville patrizie, è impreziosito da un ameno laghetto ricco di fauna autoctona, dove la leggenda vuole trovasse la morte la giovane e bella Lucida Mansi, trascinatavi dal diavolo per non aver rispettato il patto stabilito con lui.

    Ricca la varietà di piante tipiche della montagna lucchese, piante medicinali ed alimentari, mentre nel Museo Botanico sono conservati preziosi ed antichi erbari e molte migliaia di campioni secchi di vegetali.

    L'Orto Botanico conta oggi circa 200 specie e comprende camelie, rododendri e azalee dalla fioritura precoce. 

    Di grande interesse le serre monumentali, tutte restaurate; una interessante biblioteca conserva pregevoli testi di botanica confermando quella valenza scientifica e didattica che l'Orto Botanico ha avuto fin dalla sua realizzazione.

    Tra gli elementi di arredo che ornano il giardino si notano i grandi medaglioni di ceramica che descrivono importanti avvenimenti che riguardano l'Orto Botanico tra cui la messa a dimora del Cedro del Libano (1822), oggi un magnifico esemplare.

    Altri elementi ornamentali sono: il cancello con pilastri decorati con foglie di alloro in rilievo e sormontati da due leoni, una sfinge e una zucca in terracotta, quest'ultima di notevoli dimensioni, che ornano la vasca ottagonale utilizzata per la coltivazione di piante acquatiche.

    A sfondo del viale centrale, vicino al laghetto, si trovano un bel gruppo di cipressi della Virginia.


    Orto Botanico di Lucca

    Via del Giardino Botanico, 14. 

    tel 0583950596


    È inoltre disponibile un biglietto cumulativo di accesso all'Orto Botanico, alla Torre dell'Orologio e alla Torre Guinigi al prezzo di 12 €

    https://cultura.comune.lucca.it/#musei


    per maggiori info:

    https://ortobotanicodilucca.it

Come arrivare Orari e biglietti

23/3/2023

Orto Botanico di Lucca orari e biglietti di ingresso

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  • Lucca - Casa Natale di Giacomo Puccini

    La Casa natale, trasformata in museo nel 1979, è stata riaperta al pubblico il 13 settembre 2011, dopo importanti lavori di restauro, che hanno riportato l’appartamento alla sistemazione originaria, e un rinnovamento radicale dell’allestimento.

    Il museo custodisce arredi originali, preziosi oggetti appartenuti al musicista, tra cui il pianoforte Steinway & Sons su cui compose Turandot, partiture autografe di composizioni giovanili (l’opera prima, il Preludio a orchestra riemerso nel 1999, la Messa a 4 voci del 1880) molte lettere di e a Puccini (notevoli quelle di Giulio Ricordi), quadri, fotografie, bozzetti, cimeli e documenti preziosi che documentano il lavoro del compositore, come le bozze dei libretti di Tosca e Fanciulla del West, ricchi di annotazioni autografe e abbozzi musicali. Tra i doni spicca il costume di Turandot, realizzato secondo il figurino di Umberto Brunelleschi e indossato da Maria Jeritza per la prima rappresentazione alla Metropolitan Opera di New York nel 1926.

    Grazie a un accordo con Ricordi & C. è anche possibile ammirare, nel Salotto Ricordi, documenti preziosissimi conservati nell’Archivio Ricordi di Milano.

  • Orario e biglietti

    Museo Casa Natale Puccini Lucca

    Corte San Lorenzo, 9 - 55100 Lucca

    telefono: 0583 584028 o 0583 469225 


    Orario 

    Dal 1° aprile al 30 settembre il museo è aperto 7 giorni su 7

    orario Museo 10:00 – 19:00

    orario Biglietteria/bookshop 9:30 – 19:30


    http://www.puccinimuseum.org/it


    TARIFFE:

    Intero: € 9,00

    Ridotto: € 7,00

    minori di 18 e maggiori di 65 anni

    studenti fino a 26 anni

    residenti nel Comune di Lucca

    disabili


    Gratuito:

    bambini fino a 10 anni (escluso scuole)

    accompagnatori dei visitatori disabili


    Famiglie: € 17,00

    due adulti + un minore tra 11 e 17 anni

    per ogni altro minore € 3,00


    http://www.puccinimuseum.org


Come arrivare Acquista il biglietto

22/3/2023

La Casa natale di Giacomo Puccini a Lucca orari e biglietti di ingresso e descrizione del museo

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  • Lucca - Palazzo Mansi e la camera da letto di una principessa

    Se volete dare ai vostri figli un’idea di come potrebbe essere la sala delle feste e la camera da letto di una principessa, vi consiglio proprio di visitare il Palazzo Mansi a Lucca.


    Per le sue caratteristiche e per il suo prestigioso arredo Palazzo Mansi si può considerare il “Museo della residenza patrizia lucchese”. L’edificio assunse l’aspetto attuale negli anni Ottanta-Novanta del XVII secolo, in seguito all’accorpamento di preesistenti fabbricati medioevali di proprietà della famiglia Mansi, divenuta una delle più eminenti della città grazie ad una fiorentissima attività mercantile. Il compito di edificare una dimora adeguata al rango del casato fu affidato all’architetto lucchese Raffaello Mazzanti, mentre i decori interni furono realizzati da frescanti bolognesi e fiorentini.


    Al piano nobile, il salone della musica e i tre salotti di parata costituiscono con l’alcova il motivo di maggiore interesse del Museo, grazie alla ricchezza degli arazzi fiamminghi seicenteschi che rivestono le pareti, ai preziosi ricami settecenteschi in seta della camera da letto, alle scenografiche decorazioni in legno intagliato e dorato.


    Fa parte integrante del Museo una ricca pinacoteca (vi compare, tra gli 83 dipinti, il celebre Ritratto dì giovinetto del Pontormo, 1525) che, donata alla città da Leopoldo II di Lorena al momento dell’annessione di Lucca al Granducato di Toscana, è sistemata negli spazi dove originariamente era collocata la quadreria dei Mansi, dispersa in gran parte nella seconda metà dell’ Ottocento.

  • Orari e prezzi

    Museo Nazionale di Palazzo Mansi

    Via Galli Tassi 43

    55100 Lucca


    Orario di Apertura

    martedì, giovedì, prima e terza domenica del mese e festivi ore 9.00 - 19.30 (ultimo ingresso ore 18.00).

    mercoledì, venerdì e sabato ore 12.00 - 19.30 (ultimo ingresso ore 18.00)


    Aperture festività:

    26 dicembre ore 9-19.30

    1 gennaio 12-18


    Chiuso​ lunedì, 2a, 3a e 5a domenica del mese, 1 gennaio, 25 dicembre


    CHIUSO

    lunedì, 1 gennaio, 25 dicembre


    Biglietti

    Ingresso intero € 4.00, ridotto € 2.00

    Ingresso gratuito ai minori di 18 anni


    http://www.polomusealetoscana.beniculturali.it


Mappa Palazzo Mansi Mostra del Costume e sete lucchesi catalogo Pinacoteca Palazzo Mansi Opere esposte

22/3/2023

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  • Lucca - Palazzo Pfanner

    Il Palazzo Pfanner è una villa con giardino di proprietà privata aperto al pubblico a Lucca all'interno delle mura.

    Costruito tra la fine del '600 e la metà del '700 ha un giardino ideato come una vera e propria macchina barocca costruita per sorprendere e dilettare. 

    La sua costruzione risulta infatti avviata nella seconda metà del XVII secolo dai Moriconi, famiglia di mercanti di seta che finirono per trasferirsi in Polonia dove avevano attivato un notevole giro di affari. La proprietà passò ai Controni che completarono l’edificio aggiungendo l’imponente scalone aperto che funge da filtro scenico tra il palazzo ed il giardino.

    Il giardino si sviluppa tra il palazzo e le mura urbane. Infatti è visibile anche dalle mura in prossimità della chiesa di S. Frediano. 

    Un viale divide lo spazio del giardino in più zone; al centro è una vasca ottagonale sul cui bordo si ergono le statue allegoriche dei quattro elementi: Vulcano (fuoco), Mercurio (aria), Dionisio (terra), Oceano (acqua): mentre il tratto del viale più vicino al palazzo è scandito da statue dell’allegoria delle Quattro Stagioni.
Il percorso culmina con la facciata della limonaia sormontata da una balaustrata sulla quale si ergono i leoni e al centro un basilisco, emblema dei Controni. 
Ai lati del portale sono due nicchie contenenti la statua di Ercole (a destra), custode del Giardino delle Esperidi, e Cibele coronata di muraglia che simboleggia lo stretto legame tra la ricca famiglia di mercanti e la civitas. Un legame che trapela non solo dalla presenza delle mura urbane nella prospettiva privata, ma anche di alcuni monumenti-simbolo della città, come il campanile della chiesa di S. Frediano vero pernio visuale del giardino.

 Al piano superiore un'apertura trionfale introduce nella loggia del piano nobile. Dalla loggia si
accede al salone centrale, la cui decorazione parietale, opera di Bartolomeo De Santi, simula un
 colonnato marmoreo che scherma architetture illusionistiche, creando un suggestivo effetto di reciprocità e di mutuo scambio tra interno ed esterno; al soffitto, un ballatoio di colonne ioniche si
apre sulla volta celeste dove trionfa Flora dispensatrice di fiori. I sovraporta dipinti in monocromo recano medaglioni con figure allusive alla narrazione mitologica. Dal salone si passa alle sale laterali che recano una bordura perimetrale dipinta con analoghi motivi monocromatici. 

Nella storia di questo palazzo si può ricordare che nel 1692 vi abitò brevemente il Principe ereditario di Danimarca e Norvegia, che fu poi il re Federico IV il cui amore per Maria Maddalena Trenta, lucchese, è descritto nel romanzo di Bӧrge Janssen “La Fanciulla di Lucca”.


    Nel 1846 Felix Pfanner (1818-1892) produttore di birra nativo di Hörbranz sul Lago di Costanza (Austria), ma di famiglia bavarese, entrò in contatto con la famiglia Controni. Giunto a Lucca in seguito a un decreto del 1845 con cui il Duca di Lucca, Carlo Lodovico di Borbone, aveva fatto richiesta per sé e per la città di «un abile fabbricatore tedesco di birra», Felix decise di prendere in affitto dai Controni il giardino e le cantine del Palazzo per collocarvi i macchinari e l’attrezzatura necessari a produrre la bevanda. Con il passare del tempo, grazie ai proventi ricavati dal suo birrificio, Felix fu in grado di acquistare l’intero Palazzo, il quale prese il suo nome e divenne sede ufficiale della birreria Pfanner. Prima fabbrica di birra del Ducato di Lucca e una tra le prime in Italia, la birreria Pfanner diventò un importante punto d’incontro per tutti i lucchesi e i forestieri che sotto un pergolato del giardino potevano apprezzare l‘ambiente e degustare birra tedesca.

    Dopo decenni di attività, la birreria chiuse nel 1929. 

 La proprietà passata a Pietro Pfanner, illustre medico lucchese che fu anche sindaco della città e
noto benefattore, è tutt’ora della stessa famiglia. Nel salone centrale del Palazzo è presente un’esposizione permanente di strumenti medico-chirurgici e antichi testi di medicina appartenuti a Pietro Pfanner.


    Alla celebrità di Palazzo Pfanner hanno senz’altro contribuito anche tre film qui girati: Arrivano i bersaglieri di Luigi Magni (1980), Il marchese del Grillo di Mario Monicelli (1981) e Ritratto di Signora di Jane Campion (1996).

  • Orari e prezzi

    Palazzo Pfanner di Lucca

    Via degli Asili 33

    5510 Lucca


    http://www.palazzopfanner.it


    ORARIO DI APERTURA: 

    da Aprile a Novembre

    dalle ore  10.00 alle 18.00 


    VISITA DEL GIARDINO E ALLA RESIDENZA

    Intero 6.5€ | Ridotto 5.5€ (Ragazzi 12-16 anni / Studenti / Adulti > 65 anni) | Gruppi (>10) 4.5€


    VISITA DELLA RESIDENZA

    Intero 4.5€ | Ridotto 4€ (Ragazzi 12-16 anni / Studenti / Adulti > 65 anni) | Gruppi (>10) 4€


    VISITA DEL GIARDINO

    Intero 4.5€ | Ridotto 4€ (Ragazzi 12-16 anni / Studenti / Adulti > 65 anni) | Gruppi (>10) 4€

    Ingresso gratuito per bambini < 12 anni


Come arrivare

22/3/2023

Palazzo Pfanner - Breve Storia orari e Biglietti di ingresso

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  • Lucca - Il Buccellato

    Il buccellato è un dolce morbido a forma di filone o ciambella, la cui ricetta è molto antica; si dice che nel Medioevo venisse offerto dai contadini ai padroni nel giorno di Natale. 

I suoi ingredienti principalmente sono: farina, zucchero, semi di anice, uvetta; le pasticcerie della città custodiscono e si tramandano gelosamente la ricetta. Questo dolce è diffuso in tutta la provincia di Lucca. Appena acquistato è morbido e profumato, e il buccellato si mantiene a lungo. Infatti, anche se dopo alcuni giorni diventa duro, lo si può mangiare lo stesso, inzuppandolo nel vino, magari proprio un ottimo vinsanto toscano. 

I Lucchesi sono molto fieri di questa ricetta, tanto che un loro proverbio recita: "Chi viene a Lucca e ‘un mangia il buccellato è come se 'un ci fosse stato".

  • Dove acquistarlo

    Il Buccellato  viene prodotto e venduto in moltissime panetterie e pasticcerie di Lucca, basta cercarlo, di solito viene esposto nelle vetrine.


    La pasticceria artigiana tradizionale che produce il Buccellato dal 1881, dove i maestri pasticceri si susseguono ormai da 5 generazioni, si trova proprio nel centro della città di Lucca, in Piazza S. Michele, e si chiama Taddeucci. E' facilmente riconoscibile. Il negozio è uno splendido negozio storico, con arredo originale, la vetrina è sempre curatissima che invoglia all'acquisto.


    Buccellato Taddeucci

    Piazza S. Michele 34

    55100 Lucca

    www.buccellatotaddeucci.it


Il Buccellato di Lucca - Breve descrizione e storia

21/1/2023

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  • Lucca - Il Farro

    Il farro è un antichissimo cereale. Era uno dei piatti preferiti dei Romani, che lo usavano addirittura per nutrire le loro legioni. 

    Coltivato soprattutto in Garfagnana, dove viene ancora brillato in antichi molini di pietra e viene regolarmente usato per fare un’ottima minestra e le inimitabili torte dal gusto piccante, negli ultimi anni ha conosciuto una vasta riscoperta.  Oggi, con il boom della cucina naturale e vegetariana, il farro comincia a essere conosciuto anche fuori della sua terra d’origine. 

    Nella cucina tradizionale il farro trova vari impieghi, anche se il più noto e interessante è quello come primo piatto. Per questo specifico uso il farro della Garfagnana possiede peculiarità non riscontrabili nei farri di altre provenienze. La zuppa di farro, piatto tipico in Garfagnana, oltre che essere prelibata, risulta di particolare beneficio per l’organismo umano.

    La Comunità Montana della Garfagnana ha ottenuto l’Indicazione Geografica Protetta e ha costituito nel suo seno, un comitato di controllo e promozione del farro.

  • Zuppa di farro - La Ricetta

    Ingredienti per 4 persone:


    200 gr di Farro della Garfagnana

    1/2 Kg di fagioli borlotti

    1 costa di sedano 

    1 cipolla 

    1 carota 

    3 cucchiai di passata di pomodoro

    brodo vegetale

    rosmarino, salvia, aglio e pepe

    olio extra vergine di oliva


    Mettere in una pentola i fagioli (precedentemente tenuti in ammollo per una notte) e farli cuocere in 1 litro di acqua fino a che si sono ammorbiditi. Passare metà dei fagioli. Far soffriggere in una pentola con 4 cucchiai di olio il sedano, la cipolla, l’aglio, la carota tritati. Aggiungere i 3 cucchiai di passata di pomodoro, i fagioli interi e quelli passati, allungare con del brodo se necessario e far cuocere per 10 minuti. Nel frattempo far lessare in acqua il farro per 10 minuti, quindi scolarlo e aggiungerlo ai fagioli. Terminare la cottura del farro, aggiungere il rosmarino e la salvia finemente tritati, aggiustare di sale e pepe quanto basta.

    Servire ben caldo con und C di olio extra vergine d’oliva . 

Farro della Garfagnana - Breve descrizione e storia - Ricetta della zuppa di farro

22/3/2023

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  • Lucca - Elisir di China Massagli

    Fu creato nel 1855 dal dott. Pasquale Massagli nell'antica farmacia tuttora esistente in Piazza San Michele a Lucca per trattare una epidemia di malaria che si era propagata in città intorno alla metà dell’Ottocento. Dopo aver curato migliaia di persone e salvato molte vite, questo Elixir cambiò utilizzo e divenne un ottimo energetico e digestivo.

    Il liquore viene ottenuto applicando l’antica formula che prevede una lunga macerazione della corteccia di Chincona Officinalis una pianta andina dalla quale si ricava anche il chinino e l'aggiunta di droghe ed erbe aromatiche quali cannella, noce moscata e chiodi di garofano. Si tratta di un liquore dal colore ambrato scuro e dal gusto di erbe delicatamente amarognolo. Del tutto privo di conservanti e coloranti artificiali, il prodotto conserva inalterate le originali proprietà e l’aroma naturale.

  • Dove acquistarlo

    Antica Farmacia Massagli

    Piazza San Michele, 36

    Lucca 


    www.anticafarmaciamassagli.it

Elisir di China Massagli di Lucca - Breve descrizione e storia

22/3/23

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