Pisa

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  • Pisa - da palude a Repubblica Marinara

    Nessuno sa con precisione quando Pisa sia stata fondata, Dionigi di Alicarnasso quando descrisse l’arrivo in Italia di Deucalion Greco e dei suoi peloponnesiaci Pelagi, menzionò Pisa, quattro secoli prima della guerra di Troia. Plinio ci fa invece sapere che Pisa fu fondata da Pelope, re dei Pisei, addirittura tredici secoli prima di Cristo; Stradone invece ci assicura che Nestore, re di Pilo, fondò Pisa dopo la caduta di Troia trentadue secoli fa. Leggende o meno che siano, i valorosi pisani seppero farsela da loro la leggenda diventando una delle quattro gloriose repubbliche marinare insieme a ad Amalfi, Pisa e Genova, quest’ultima sua acerrima nemica.

    Così, dopo il tramonto dell’Impero Romano e le successive conquiste delle orde barbariche, all’inizio dell’XI secolo Pisa si apprestava a scolpire il suo nome su ogni singola goccia d’acqua del Mar Mediterraneo: conquista Reggio Calabria nell’anno 1005 e la Sardegna nel 1017 sconfiggendo il re saraceno Mugahid contrastando così anche gli interessi di espansione commerciale dalla suddetta Genova. Tra il 1030 e il 1035 vengono conquistate la gloriosa Cartagine, Bona e Lipari.

    Un episodio della storia di Pisa è raffigurato in uno dei cassettoni dello splendido soffitto della chiesa dei Cavalieri: la cattura di quattro navi turche da parte di sei trireme pisane avvenuta nel 1002 nel mare Egeo. L’opera è di Iacopo Chimenti da Empoli. Tra il 1051 e il 1052 il grande ammiraglio Iacopo Ciurini occupa la Corsica provocando ancora di più il risentimento dei Genovesi. Pochi anni più tardi, nel 1063, un altro ammiraglio pisano, Giovanni Orlando, conquisterà Palermo scacciando definitivamente i pirati saraceni che ne avevano fatto un loro covo.

    E' dal bottino conquistato in questa città che si posero le basi economiche per la costruzione della splendida Piazza del duomo, giustamente definita anche Miracoli, tappa d'obbligo per chi arriva in città. 

    Nei secoli a venire la buona sorte non favorirà la città toscana ma non ha importanza perché Pisa, città oggi di novantamila abitanti, sarà sempre pervasa da uno spirito coraggioso e di profondo legame col mare. Qualche anno fa, durante dei lavori delle Ferrovie dello stato, dal ventre della terra sono riemerse una incredibile serie di relitti navali con oggetti al loro interno tutti risalenti tra il V secolo a.C. e il V secolo d.C.

    Questi reperti sono stati restaurati e vengono esposti al Museo delle Navi Antiche di Pisa, presso gli Arsenali Medicei sul lungarno pisano, in un affascinante racconto che svela i loro carichi di prodotti commerciali e le testimonianze della vita a bordo.

  • Consigli su come raggiungere Pisa

    Vi consigliamo di raggiungere Pisa in treno dal Casa Rowe B&B. Dall'Agriturismo I Pitti  è possibile arrivare in macchina fino a Montecatini Terme e da lì proseguire con il treno oppure raggiungere direttamente Pisa in automobile.

Come arrivare

26/6/2023

Breve storia di Pisa

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  • Pisa - Piazza del Duomo

    Non importa da quale parte si raggiunga la piazza del Duomo di Pisa. Se attraverso la porta delle mura che parzialmente circonda la piazza oppure da una delle vie che vi convergono dal centro della città, la reazione è davvero di grande stupore e fascinazione. 

    E’ l’impatto che questi gioielli architettonici, questo “niveo de marmore” suscita nello spettatore che lascia senza parole. La Cattedrale, il Battistero, la Torre Pendente e il Camposanto Monumentale risaltano come perle dal verde del prato che le circonda.

    E’ per questo che una visita in toscana non può in alcun modo non prevedere una tappa proprio qui.

  • Orario e biglietti di ingresso

    La visita dei monumenti non soltanto dall’esterno, ma anche dall’interno prevede l’acquisto di biglietti d’ingresso.


    La visita alla Cattedrale è gratuita, ma bisogna procurarsi comunque un biglietto.  

    I biglietti gratuiti per la visita alla sola Cattedrale sono ad orari e in quantità limitata e sono disponibili solo ed esclusivamente presso le biglietterie in loco per la stessa giornata della visita.

    Se acquisti un biglietto qualsiasi ricevi il biglietto gratuito e senza orario predefinito  per la visita alla Cattedrale.


    Per la Torre 

    Biglietto Torre + Cattedrale 20 €

    Non sono previsti biglietti ridotti. L’ingresso è gratuito solo per visitatori disabili con il loro accompagnatore, presentando la certificazione idonea al cassiere.

    Per motivi di sicurezza l’ingresso non è consentito ai bambini minori di 8 anni (compiuti o da compiere nell’anno in corso).

    I minori di 18 anni devono essere accompagnati da un adulto. Sul biglietto è indicato l’orario scelto. Il ritardo comporta la mancata visita e non dà diritto al rimborso.

    Borsette/borse/bagagli devono essere lasciati in custodia presso il guardaroba e ritirati al termine della visita.

    La visita dura circa 30 minuti. La salita è a piedi e ci sono 251 scalini.

    La visita è sconsigliata a persone affette da patologie cardiocircolatorie e motorie.

    Il pavimento è sconnesso e scivoloso.


    Per l’acquisto di Biglietti con varie combinazioni come Cattedrale + Battistero oppure Cattedrale + Camposanto ecc. il costo è di 7 €.


    Il biglietto per tutto il complesso monumentale (Battistero, Camposanto, Museo delle Sinopie, Museo dell’Opera del Duomo, Mostre Temporanee) esclusa la salita sulla torre costa invece 10 €

    Il biglietto per tutto il complesso monumentale inclusa la Torre costa invece 27 €.

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29/1/2023

Pisa - Piazza del Duomo

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  • Pisa - Oltre la Piazza del Duomo

    Il motivo principale che induce ogni anno milioni di turisti a visitare la città di Pisa è ben noto: la celeberrima Torre pendente, iniziata nel XII secolo, che dall’alto dei suoi 55 metri di altezza domina la splendida Piazza dei Miracoli, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, la quale, oltre alla Torre,

    comprende il battistero, il camposanto e la magnifica cattedrale romanica, costruita tra il 1064 e il 1118 e ammirata soprattutto per i portali in bronzo di Bonanno Pisano e per il pulpito di Giovanni Pisano. Sulla Torre pendente, forse il simbolo dell’Italia più

    diffuso all’estero, è inutile dilungarsi: essa è però “croce e delizia” del turismo pisano; perché, se da una parte richiama una moltitudine di visitatori da tutto il mondo (agevolati dal vicino ed efficiente aeroporto, il più grande della Toscana), è anche vero che i turisti, una volta scattata l’“inflazionata” foto in cui fingono di sostenere la Torre, si sentono spesso appagati dalla vista della piazza (che, caso forse unico in Toscana, “lascia respirare” adeguatamente le mirabilia che custodisce) adagiata su un tappeto d’erba, e sono pronti a riprendere immediatamente la loro rotta verso

    Firenze o Roma. In realtà, Pisa non è solo una torre inclinata. Merita assolutamente una visita, ad esempio, il Palazzo della Carovana di Giorgio Vasari, sito in Piazza dei Cavalieri e sede della  prestigiosissima Scuola Normale Superiore (oltre alla Normale, Pisa ospita altre due università, che nei secoli le hanno permesso di ritagliarsi un ruolo di primissimo piano nel panorama culturale europeo). Ci sono le chiese. Su tutte la Chiesa di San Nicola, già esistente nel 1097 e ingrandita tra il 1297 e il 1313 dai monaci Agostiniani, celebre per il suo campanile ottagonale e per i numerosi affreschi, attribuiti a Francesco Traini, senza dimenticare le sculture lignee di Giovanni e Nino Pisano; la Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno, del 952, affrescata da Buonamico Buffalmacco e Turino Vanni, e impreziosita dalla facciata (XIV secolo) di Giovanni Pisano; e ancora la piccola ma splendida Santa Maria della Spina, capolavoro dell’arte gotica, situata all’estremità sud del Ponte Solferino e per questo, nell’ ’800, “smontata” mattone per mattone e ricostruita in posizione più elevata per sottrarla alla minaccia del fiume. E una bella, rilassante passeggiata sui Lungarni è proprio quel che ci vuole per smaltire la faticosa giornata dedicata al turismo, magari al tramonto, sostando all’altezza del celebre Ponte di Mezzo e immaginando che proprio lì, qualche secolo prima, un certo Galileo Galilei seguiva pensoso il vorticare delle proprie intuizioni, forse senza rendersi conto fino in fondo che avrebbero cambiato l’intero corso della storia dell’uomo.


14/2/2024

Pisa - Oltre la Piazza del Duomo

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  • Pisa - Museo dell'Opera del Duomo

    Le numerose opere d'arte esposte nel Museo dell’Opera del Duomo di Pisa provengono tutte dagli edifici monumentali di Piazza del Duomo

    Il percorso si apre solennemente al piano terra con la Porta di Bonanno. Seguono le sale dedicate al Duomo in età romanica, e al Battistero e al suo decoro scultoreo d’età gotica.

    Vi sono raccolte le sculture dal XII al XVI secolo, tra le quali i capolavori di Nicola e Giovanni Pisano, di Lupo di Francesco, Tino di Camaino e di Nino Pisano. 

    Una intera sala è dedicata alle sculture della Torre.


    Al primo piano si trovano dipinti e sculture, tarsie lignee del Rinascimento, corali e rotoli miniati del medioevo, paramenti arcivescovili nonchè, i tessuti e le oreficerie raccolti intorno alle insegne e al drappo funebre dell’imperatore Arrigo VII, dichiarano il ruolo cruciale svolto da queste tecniche nell’arte del passato.


    Il percorso museale non finisce qui. Uscito nel loggiato, il visitatore è invitato a gettare lo sguardo sulla Torre prima di scendere al pianoterra. Nel chiostro lo attende un’ultima grande manifestazione della scultura pisana al suo apogeo. Alcuni dei colossali busti del coronamento del Battistero sono allineati lungo la parete sinistra entro alloggiamenti che intendono suggerire l’intenso dialogo di queste statue con l’architettura. Autore ne è il giovane Giovanni Pisano, già più volte incontrato, che si conferma così protagonista assoluto di questo museo.


  • Orario e biglietti di ingresso

    La visita dei monumenti non soltanto dall’esterno, ma anche dall’interno prevede l’acquisto di biglietti d’ingresso.


    La visita alla Cattedrale è gratuita, ma bisogna procurarsi comunque un biglietto.  

    I biglietti gratuiti per la visita alla sola Cattedrale sono ad orari e in quantità limitata e sono disponibili solo ed esclusivamente presso le biglietterie in loco per la stessa giornata della visita.

    Se acquisti un biglietto qualsiasi ricevi il biglietto gratuito e senza orario predefinito  per la visita alla Cattedrale.


    Per la Torre 

    Biglietto Torre + Cattedrale 20 €

    Non sono previsti biglietti ridotti. L’ingresso è gratuito solo per visitatori disabili con il loro accompagnatore, presentando la certificazione idonea al cassiere.

    Per motivi di sicurezza l’ingresso non è consentito ai bambini minori di 8 anni (compiuti o da compiere nell’anno in corso).

    I minori di 18 anni devono essere accompagnati da un adulto. Sul biglietto è indicato l’orario scelto. Il ritardo comporta la mancata visita e non dà diritto al rimborso.

    Borsette/borse/bagagli devono essere lasciati in custodia presso il guardaroba e ritirati al termine della visita.

    La visita dura circa 30 minuti. La salita è a piedi e ci sono 251 scalini.

    La visita è sconsigliata a persone affette da patologie cardiocircolatorie e motorie.

    Il pavimento è sconnesso e scivoloso.


    Per l’acquisto di Biglietti con varie combinazioni come Cattedrale + Battistero oppure Cattedrale + Camposanto ecc. il costo è di 7 €.


    Il biglietto per tutto il complesso monumentale (Battistero, Camposanto, Museo delle Sinopie, Museo dell’Opera del Duomo, Mostre Temporanee) esclusa la salita sulla torre costa invece 10 €

    Il biglietto per tutto il complesso monumentale inclusa la Torre costa invece 27 €.

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29/1/2023

Pisa - Museo dell'Opera del Duomo

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  • Pisa - Museo di S. Matteo

    Il Museo si trova nell'antico convento delle monache di San Matteo, di regola benedettina che nel 1949 fu adibito a sede del Museo Nazionale.

    E’ costituito in gran parte da opere provenienti dagli edifici religiosi pisani dall'età medievale al secolo XIX e da una serie di donazioni dei più importanti collezionisti pisani.


    Il Museo documenta, con ampiezza di testimonianze di rilevante valore artistico, la nascita della pittura medievale che, proprio a Pisa, conobbe una grande stagione fra XII e XIV secolo.

    Espone anche una raccolta di ceramiche che costituisce la più ricca collezione di bacini ceramici medievali islamici utilizzati come elementi decorativi sulle pareti esterne delle chiese pisane coeve. Prodotti nei paesi mediterranei di cultura islamica, ne attestano le raffinate tecniche di produzione dal secolo X al XIV. Dagli inizi del XIII secolo essi iniziarono ad essere prodotti anche in sede locale.

    La pittura a Pisa del XII e XIII secolo è documentata dalle numerose Croci dipinte e delle opere di Berlinghiero Berlinghieri, Giunta di Capitino, detto Pisano, della famiglia dei Tedice e del Maestro di San Martino, che provengono dalle più antiche chiese della città. La Bibbia del Monastero di San Vito, detta Bibbia di Calci, e i numerosi codici miniati degli inizi del XIV secolo sottolineano l'importantissima funzione della miniatura.

    La scultura pisana dei secoli XII - XIV è ampiamente documentata dalla raccolta di Carlo Lasinio, con opere di scultori attivi nell'ambito di Guglielmo e di Biduino; dalle Madonne col Bambino di Nicola e di Giovanni Pisano, dalla lastra con la natività di Tino di Camaino, da numerose sculture in legno ed in marmo, tra cui la Madonna del Latte di Andrea e Nino Pisano. Notevolissime sono inoltre alcune opere lignee di Agostino di Giovanni e Francesco di Valdambrino.

    La pittura dei secoli XIV - XV è rappresentata da opere di Simone Martini, come il polittico proveniente dalla chiesa di Santa Caterina, recentemente e splendidamente restaurato, di Francesco di Traino, di Lippo Memmi, di Buonamico Buffalmacco, di Spinello Aretino, di Taddeo di Bartolo e di altri grandi pittori dell'epoca, mentre al secolo XV risalgono opere di artisti assai noti come Masaccio con il San Paolo, Gentile da Fabriano, Giovanni da Fiesole, meglio conosciuto come Beato Angelico, Benozzo di Lese detto il Gozzoli e Domenico Ghirlandaio.


    In questa sezione sono inoltre presenti terrecotte invetriate di Andrea Della Robbia, una Madonna col Bambino in stucco di Michelozzo e l'eccezionale busto-reliquiario di San Lussorio, opera di Donatello.

    La pittura dal XVI al XVIII secolo vede la presenza, tra le numerose testimonianze pervenute dei conventi soppressi, di opere di Santi di Tito, del Passignano, del Sodoma, di Rutilio Manetti, del Curradi, del Rosselli e inoltre opere pisane di Aurelio Lomi, dei fratelli Melani e di Giovambattista Tempesti.

  • Orario e biglietti di ingresso

    Museo Nazionale di San Matteo

    Lungarno Mediceo

    Tel. 050 541865

    Museo Nazionale di San Matteo


    da martedì a sabato, dalle 9:00 alle 19:00 (ultimo ingresso 18:30).

    Domenica e festivi dalle 9:00 alle 13:30 (ultimo ingresso 13:00)    


    Chiuso lunedì, 25 dicembre, 27 dicembre e 3 gennaio


    BIGLIETTI: 


    Intero € 6.00 Ridotto € 3.00.


    Verifica le riduzioni qui


Brochure del Museo da scaricare Come arrivare

26/6/2023

Pisa Visita del Museo di S. Matteo orario e biglietti di ingresso

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  • Pisa - Museo Nazionale di Palazzo Reale

    Il Museo è stato realizzato nel 1989 nel Palazzo fatto costruire dal granduca Francesco I su disegno del Buontalenti. Il Museo, costituito da 15 sale, si propone come Museo della Corte, del costume e del collezionismo pisani dal secolo XIV ai giorni nostri. Infatti vi si espongono le arazzerie e i ritratti che i Medici utilizzavano per l‘arredo delle Sale del palazzo stesso, tra cui i notevoli ritratti di Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo l de' Medici eseguito da Bronzino, di Ferdinando de' Medici in veste di Cardinale di Alessandro Allori e i ritratti degli ultimi Medici e di numerosi membri della casata lorenese che subentrò ai Medici nel Granducato di Toscana nella prima metà del ‘700. Unico nel suo genere, è l'abito in velluto rosso di Eleonora di Toledo (1549-51) esposto insieme ad altri preziosi abiti del Cinquecento e del primo Seicento.

    Di particolare rilevanza è inoltre la raccolta degli armamenti antichi del Gioco del Ponte, ricca di oltre 900 pezzi di fattura lombarda dei secoli XV - XVIII.

    Dalle collezioni private sono pervenute opere di Rosso Fiorentino, Guido Reni, Raffaello, Canova oltre a dipinti italiani e fiamminghi tra cui opere di Peter e Jan Bruegel, Van Cleeve, Aersten, Wonverman, miniature su avorio, medaglie, porcellane, bronzetti e disegni. Sono inoltre presenti dipinti di Plinio Nomellini, Spartaco Carlini, Galileo Chini, Gianni Bertini, e la ricchissima gipsoteca e i dipinti di Italo Griselli, uno dei maggiori scultori-ritrattisti italiani della prima metà del '900. 

  • Orari e ingresso

    Museo Nazionale di Palazzo Reale

    Lungarno Pacinotti, 46  

    56126 Pisa

    Tel. +39 050 926573  e 3346554259.


    Giorni e orari di apertura

    lunedì e da mercoledì a sabato, dalle 9:00 alle 18:00 (ultimo ingresso 17:30).


    Aperture festività:

    24 -31 dicembre 9.00 – 18.00

    1 gennaio 8.00 – 14.00

    2 gennaio 9.00 – 18.00

    ​6 gennaio 9.00 -13​.00

     

    Chiuso martedì, domenica e festivi.


    BIGLIETTI

    Intero € 5.00 -  Ridotto € 2.00

    Biglietto cumulativo con il Museo di San Matteo: € 8,00 intero -  € 4.00 ridotto


    Sito Ufficiale  Museo Nazionale di Palazzo Reale Pisa 


    Riduzioni e gratuità secondo le norme di legge previste per i musei statali.

Brochure del Museo Come arrivare

Pisa - Museo Nazionale di Palazzo Reale- Breve storia e descrizione

25/1/2023

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  • Pisa - Passeggiata sulle Mura

    Da pochi anni è possibile fare una piacevole passeggiata sulle Mura di Pisa che permette di vedere molte zone della città da un punto di vista diverso da quello usuale. L'intero percorso è lungo circa 3 km dei 7 km originari. 


    La costruzione delle mura di Pisa inizia nel 1154 è stata realizzata, nel suo complesso, nell’arco di circa un secolo e mezzo, con alcune aggiunte realizzate dopo l’occupazione fiorentina tra il XV e XVI secolo. Il tracciato delle mura ha seguito gli elementi naturali presenti, in particolare i corsi d’acqua che lambivano o attraversavano il centro abitato. Fino alla seconda metà del XIX secolo la cinta muraria rimane sostanzialmente integra; successivamente, con l’espansione della città vengono operate significative demolizioni di porzioni di mura.

    Gran parte del circuito della mura era provvisto della  via Murorum, ovvero lo spazio lasciato libero sia all’interno che all’esterno, costituito da aree o strada pubblica aperte a tutti, segnato con cippi di pietra piantati a terra a una distanza di circa mt.5.25 all’interno e di circa mt.14 all’esterno delle mura. Molte di queste aree, tra i primi anni del Novecento fino al 1960, sono state occupate, sia all’esterno che all’interno delle mura, da orti, giardini e costruzioni.

  • Orari e Biglietti di ingresso

    Orario

    Da novembre a gennaio dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 17 (ultimo ingresso alle 16.30)


    A febbraio e fino al 25 marzo (Capodanno Pisano): dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30)


    Dal 26 marzo a fine agosto: tutti i giorni dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso alle 19.30)


    Settembre: tutti i giorni dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso alle 18.30)


    Ottobre (fino al cambio dell'ora): tutti i giorni dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30)


    Per motivi di sicurezza il percorso chiude in caso di maltempo come pioggia e vento forte.


    Ingresso e discesa possibili da Torre Santa Maria in piazza dei Miracoli, Torre Piezometrica, Piazza delle Gondole, Torre di Legno dietro piazzetta del Rosso. Pagamento bancomat e pos in Torre Santa Maria, in Torre Piezometrica e Gondole solo contanti.


    Per le persone diversamente abili salita e discesa possibili alla Torre Piezometrica, in Piazza delle Gondole, Torre di Legno dietro piazzetta del Rosso


    Biglietto: 5.00 €


    Il percorso è accessibile anche con cani di piccola e media taglia, al guinzaglio e muniti di museruola. 


    Per maggiori informazioni:

    Mura di Pisa


Come arrivare Mappa del Percorso

28/6/2023

Pisa Passeggiata sulle mura - breve descrizione orari e biglietti di ingresso

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  • Pisa - il Museo delle Antiche Navi

    Nel 1998, vicino alla stazione di Pisa S. Rossore, le Ferrovie italiane iniziarono gli scavi per i lavori di costruzione di un centro di controllo ferroviario. Vennero alla luce alcuni oggetti in legno immediatamente riconosciuti di straordinario valore dagli archeologi.

    In particolare, ciò che è emerso 6 metri sotto terra è stata un'incredibile serie di rottami di navi romane in ​​uno stato di conservazione eccezionale, con a bordo carichi di oggetti commerciali e vari reperti legati alla vita quotidiana.


    Lo scavo completato nel 2016 ha portato alla luce una trentina di barche romane e migliaia di frammenti di vetro, metallo, ceramica e tracce di materiali organici. Il laborioso lavoro di archeologi e restauratori ha ricreato il mosaico di una lunga storia, composta da commerci e marinai, viaggi e rotte, vita quotidiana a bordo e naufragi.


    Questi reperti sono oggi esposti nel museo "Le Navi Antiche di Pisa" negli Arsenali Medicei, lungo il fiume Arno, appositamente restaurati. In origine, si trattava di magazzini destinati alla costruzione e alla manutenzione delle galee utilizzate dai Cavalieri dell'Ordine di Santo Stefano - l'Ordine della Cavalleria il cui compito era di proteggere le coste dalla minaccia saracena. Gli arsenali furono presto abbandonati e divennero prima caserma e poi stalle. 


    Questo splendido contesto e i reperti esposti e ben illustrati da didascalie in italiano e in inglese, rendono la visita particolarmente istruttiva e piacevole, non solo per gli adulti, ma anche per bambini in età scolare.

  • Orari e Biglietti di ingresso

    Museo delle Navi Antiche

    Arsenali Medicei

    Lungarno Ranieri Simonelli, 16

    56126 Pisa PI


    Tariffe:

    intero € 10,00

    ridotto € 8,00 o € 5,00


    Maggiori Informazioni su orari di apertura aggiornati: https://www.navidipisa.it/informazioni/


Come arrivare

Pisa Il Museo delle Antiche Navi orari e biglietti di ingresso

28/6/2023

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  • Pisa - La Cecina

    Si narra che dopo la battaglia della Meloria (1284), durante il tragitto che portò i prigionieri pisani a Genova, una forte mareggiata provoco la rottura di alcuni barilotti d'olio e delle casse di farina di ceci. La polvere dorata si amalgamò così con l’olio e con l’acqua di mare e, grazie al calore del sole di agosto‚ questa purea profumata essiccandosi si trasformò nel cosiddetto “oro del pisani".

    Preparata in grandi teglie di rame e servita con una spolverata di sale e pepe, la cecina é presente in quasi tutte le pizzerie della città di Pisa e dei comuni  limitrofi. 

    La si può gustare all'intemo di una stiacciatina, focaccia dalla tipica forma rotonda, ma é deliziosa anche come farcitura di un quarto di “pizza alla pisana" con pomodoro, parmigiano, capperi e acciughe, tradizionalmente accompagnata da un bicchiere di “spuma bionda”. 

  • Ricetta della Cecina

    Ingredienti

    200 gr di farina di ceci

    600 gr di acqua

    6 cucchiai di olio extravergine d’oliva

    1 cucchiaino di sale 

    pepe qb

    rosmarino


    Disponete la farina di ceci e il sale in una ciotola, mescolate con una frusta e iniziate a versare l’acqua poco alla volta fino ad eliminare tutti i grumi.

    Aggiungete tre cucchiai d’olio e mescolate nuovamente. Coprite la ciotola e fate riposare il composto per almeno tre ore.

    Accendete il forno a 250°C e quando arriva a temperatura oliate uniformemente una teglia da 32 cm di diametro, con tre cucchiai d’olio.


    Versate la pastella nella teglia, aggiungete gli aghi di un rametto di rosmarino e infornate. Fate cuocere per 25-30 minuti o finché la cecina sarà dorata e si sarà formata bella crosticina. Servitela calda con una spolverata di pepe a piacere.

Pisa La Cecina - Storia e ricetta

28/6/2023

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  • Pisa - Leonardo Fibonacci, la scienza araba e la rinascita della matematica in Occidente

    Nato probabilmente a Pisa intorno al 1170,  assieme al padre Guglielmo dei Bonacci (Fibonacci sta infatti per filius Bonacci), facoltoso mercante pisano e rappresentante dei mercanti della Repubblica di Pisa (publicus scriba pro pisanis mercatoribus) nella regione di Bugia in Cabilia (Algeria), Leonardo Fibonacci passò alcuni anni in quella città, dove studiò i procedimenti aritmetici che studiosi maomettani stavano diffondendo nelle varie regioni del mondo arabo. Qui ebbe anche precoci contatti con il mondo dei mercanti e apprese tecniche matematiche sconosciute in Occidente. Alcuni di tali procedimenti erano stati introdotti per la prima volta dagli Indiani, portatori di una cultura molto diversa da quella mediterranea.


    Nel 1202 pubblicò, e nel 1228 riscrisse (lo fece pubblicare solo dopo la sua morte però, lasciandolo nel suo testamento) il Liber abbaci, opera in quindici capitoli con la quale introdusse per la prima volta in Europa (nel capitolo I) le nove cifre, da lui chiamate indiane e il segno 0 che in latino è chiamato zephirus, adattamento dell'arabo sifr, ripreso a sua volta dal termine indiano śūnya, che significa vuoto. Zephirus in veneziano divenne zevero ed infine comparve l'italiano zero. Per mostrare ad oculum l'utilità del nuovo sistema egli pose sotto gli occhi del lettore una tabella comparativa di numeri scritti nei due sistemi, romano e indiano.


    Nel libro presentò inoltre criteri di divisibilità, regole di calcolo di radicali quadratici e cubici ed altro. Introdusse con poco successo anche la barretta delle frazioni, nota al mondo arabo prima di lui (capitoli II-IV). Nel libro sono anche compresi quesiti matematici che gli furono posti, con la loro soluzione (uno dei capitoli trattava aritmetica commerciale, problemi di cambi, ecc.).


    All'epoca il mondo occidentale usava i numeri romani e il sistema di numerazione greco e i calcoli si facevano con l'abaco. Questo nuovo sistema stentò molto ad essere accettato, tanto che nel 1280 la città di Firenze proibì l'uso delle cifre arabe da parte dei banchieri. Si riteneva che lo "0" apportasse confusione e venisse impiegato anche per mandare messaggi segreti e poiché questo sistema di numerazione veniva chiamato "cifra", da questa denominazione deriva il termine messaggio cifrato.


    Fibonacci è noto soprattutto per la sequenza di numeri da lui individuata e conosciuta, appunto, come successione di Fibonacci: 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89 ... in cui ogni termine, a parte i primi due, è la somma dei due che lo precedono. Sembra che questa sequenza sia presente in diverse forme naturali (per esempio, negli sviluppi delle spirali delle conchiglie, ecc.).


    Una particolarità di questa sequenza è che il rapporto tra due termini successivi diminuisce progressivamente per poi tendere molto rapidamente al numero 1,61803..., noto col nome di rapporto aureo o sezione aurea.


    Una statua di Fibonacci (un ritratto non verosimigliante in quanto non esistono disegni contemporanei che lo raffigurino) si trova nel Camposanto di Pisa in Piazza dei Miracoli.

Leonardo Fibonacci, la scienza araba e la rinascita della matematica in Occidente

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  • Calci, Pisa - La Certosa

    La Certosa di Calci a Pisa è un vasto complesso monumentale che sorge alle pendici del Monte Pisano, a pochi chilometri dalla città di Pisa. Fondato nel 1366 da una famiglia di certosini, il complesso è stato ampliato tra il XVII e il XVIII secolo e si presenta oggi come uno splendido monumento barocco inserito in un contesto paesaggistico fortemente suggestivo. Originariamente detta “buia”, la valle di Calci fu rinominata Val Graziosa (piena di grazia) proprio in seguito alla fondazione del complesso monastico.


    Oggi la Certosa ospita due distinti musei: la Certosa, abbandonata dai pochi monaci rimasti nel 1972, divenne il Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci; mentre nel 1979 la parte occidentale del complesso fu concessa in uso perpetuo e gratuito all’Università di Pisa, che vi fondò il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa.


    La presenza dei due Musei all’interno del complesso della Certosa ne fanno certamente una realtà unica nel panorama nazionale, un luogo d’eccezione dove stupore e incanto si mescolano a scienza, storia, arte e natura. Sebbene le due istituzioni museali siano collocate in parti differenti del complesso e abbiano due diversi profili tematici e didattici, le loro vicende e collezioni, apparentemente così diverse, si intrecciano indissolubilmente all’affascinante storia del grande edificio che le custodisce. 


    La visita del Museo Nazionale è un suggestivo viaggio nel mondo dei certosini, in ambienti che ancora oggi stupiscono per sfarzo, magnificenza e splendore dei decori. La Certosa si presenta come una stupenda chiesa in stile barocco con affreschi pregevoli e diversi dipinti ospitati nelle varie cappelle adornate da stucchi, statue e paramenti vari. Il giro della Certosa dura all'incirca un paio d'ore ed è vincolato alla visita guidata al costo di €5 a persona con la possibilità di ingresso gratuito per alcune categorie. La guida illustrerà i vari momenti della giornata dei monaci, alla scoperta della vita solitaria che conducevano, fatta di rigore, meditazione e contemplazione. Si potranno visitare gli appartamenti, il refettorio per i pranzi domenicali, il giardino, il chiostro monumentale e molti altri ambienti, uno più bello dell'altro.

  • Orari e ingresso

    Museo Nazionale della Certosa di Calci


    Le visite guidate sono possibili dal martedì alla domenica, con prenotazione obbligatoria al numero +39 050 938430 


    Orario ingressi accompagnati in lingua italiana

    dal martedì al sabato: ore 9.00, 10.00, 11.30, 12.30, 14.00, 15.30, 17.00, 18.00 
domenica (e festivi)  ore 9.00, 10.00, 11.30, 12.30

    Biglietto: Intero € 5.00. Ridotto € 2.00

Come arrivare

Calci, Pisa - La Certosa

13/9/2022

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  • Calci, Pisa - Museo di Storia Naturale

    La Certosa ospita due distinti musei: la Certosa, abbandonata dai pochi monaci rimasti nel 1972, divenne il Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci; mentre nel 1979 la parte occidentale del complesso fu concessa in uso perpetuo e gratuito all’Università di Pisa, che vi fondò il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa.

    Il percorso di visita del Museo di Storia Naturale si snoda all’interno della Certosa nei locali più “umili”, quelli utilizzati dai monaci conversi nei lavori quotidiani: cantine, magazzini, frantoio, falegnameria, fienile e così via. Questi locali ospitano le prestigiose collezioni del Museo, frutto di quasi 500 anni di storia: al piano terra, nella “Camera delle Meraviglie” sono esposti reperti d'epoca provenienti da tutto il mondo; al piano superiore due splendide sezioni con numerosissime specie di mammiferi egregiamente imbalsamati e bei diorami a fine salone. Infine al piano superiore troverete il museo dei cetacei marini, dove si trovano decine di scheletri dalle dimensioni… mostruose! Si tratta di collezioni uniche per importanza storica e scientifica, che comprendono reperti di zoologia, paleontologia e mineralogia, oltre agli animali vivi ospitati nel più grande Acquario d’acqua dolce d’Italia.

  • Orari e ingresso

    Museo di Storia Naturale


    Il Museo di Storia Naturale è organizzato in due settori espositivi, uno che comprende le Esposizioni permanenti (Galleria storica, Giardino del Museo, Galleria degli anfibi e dei rettili, Galleria dei mammiferi, Sala degli archeoceti, Galleria dei cetacei, Sala dell’evoluzione dell’Uomo, Galleria dei minerali, Sala “La Terra tra mito e scienza”, Galleria delle ere geologiche, Sala dei dinosauri, Sala dell’evoluzione degli Uccelli) e l’altro che comprende l’Acquario e l’Esposizione temporanea e la Sala della preistoria del Monte Pisano.


    Ingresso Esposizioni permanenti:

    Intero: € 8.00 

    Ridotto (da 6 a 18 anni e over 65): € 6.00

     Famiglia (1 adulto + 1 bambino): € 8.00

     Gratuito per bambini fino a 6 anni non compiuti, persone con disabilità e loro accompagnatori


    Ingresso Acquario ed Esposizione temporanea:

    Intero: € 8.00 

    Ridotto (da 6 a 18 anni e over 65): € 6.00 

    Famiglia (1 adulto + 1 bambino): € 8.00 

    Gratuito per bambini fino a 6 anni non compiuti, persone con disabilità e loro accompagnatori


    Ingresso Esposizioni permanenti, Acquario ed Esposizione temporanea:

    Intero: € 14.00

     Ridotto (da 6 a 18 anni e over 65): € 10.00 

    Famiglia (1 adulto + 1 bambino): € 14.00 

    Gratuito per bambini fino a 6 anni non compiuti, persone con disabilità e loro accompagnatori.

Come arrivare

Calci, Pisa - Museo di Storia Naturale

25/8/2022

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  • Pisa - La spiritualità buddhista nel cuore della Toscana: l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia

    Un luogo dove anima e corpo si uniscono nella natura, dove regnano l’ospitalità e il vivere armonico, un angolo di pace tra le colline toscane: a Pomaia, vicino a Pisa, sorge dal 1976 l’Istituto Lama Tzong Khapa. Conosciuto come il più importante centro buddhista in Italia ed uno dei maggiori in Europa, l’Istituto ha sede in una struttura dotata di sale di meditazione, una fornita biblioteca, confortevoli camere per gli ospiti e due monasteri. Sono trenta i residenti tra laici e monaci, tra cui un illustre Lama.


    L’Istituto ospita regolarmente maestri e meditatori di grande fama. Il Dalai Lama è stato varie volte ospite a Pomaia e tra i frequentatori si annovera anche Richard Gere.


    Oltre alle meditazioni quotidiane, il programma spirituale dell’Istituto prevede ritiri di digiuno e purificazione, puje e recitazioni di preghiere. I corsi di arti e terapie psicofisiche (yoga, tai-chi, massaggio, feng shui, aromaterapia) permettono poi di entrare in contatto col buddhismo in modo indiretto e ampliare le proprie vedute. Sono disponibili ospitali cottage per i visitatori che vogliono partecipare alle attività dell’Istituto o semplicemente soggiornare in questa atmosfera di spiritualità.


    Informazioni: Istituto Lama Tzong Khapa


    Website: www.iltk.it

Pisa - La spiritualità buddhista nel cuore della Toscana: l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia

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